Donne e Sostenibilità: promotrici di sviluppo e crescita?
di Sonia R. Marino

Le donne hanno un ruolo fondamentale nella gestione e nello sviluppo ambientale. La loro piena partecipazione è pertanto essenziale per la realizzazione dello sviluppo sostenibile" - Principio 20 della Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo del 1992.

La presenza delle donne nell'economia verde

"GREEN JOBS AND WOMEN WORKERS. Employment, Equity, Equality" (SUSTAINLABOUR 2009) Secondo lo studio la presenza delle donne nell'economia verde a livello mondiale è ampia solo nei servizi amministrativi (68%), mentre in quello manifatturiero si conta una donna ogni quattro uomini, oppure cinque nell'agricoltura e nell'ecoturismo. Si prevede che nei prossimi 20 anni circa 50 milioni di green jobs saranno creati a livello mondiale. Circa il 75 % di questi lavori sarà collegato alle energie rinnovabili e alla bioedilizia. Le donne presenti nel settore energetico, alla data dello studio, erano meno del sei per cento del personale tecnico e sotto l'uno per cento dei top manager. Le donne nelle costruzioni rappresentano meno del nove per cento dei lavoratori. E' responsabilità dei governi creare un'economia verde "sostenibile", anche per le donne. Questo potrà avvenire se i governi imporranno all'industria di adottare pratiche di sostegno famigliare, inerenti la custodia dei bambini, il lavoro flessibile e il congedo esteso.

Le donne nel settore delle costruzioni negli Stati Uniti

IE' previsto che il settore delle costruzioni sostenibili fornirà più del 30 % dei posti di lavoro verdi in paesi come gli Stati Uniti. Tuttavia le costruzioni sono un settore da cui le donne sono state sistematicamente escluse. Trenta anni dopo che il governo degli Stati Uniti ha emanto le indicazioni per la partecipazione del 6,9 % di sesso femminile nel settore delle costruzioni, la percentuale di donne tra operai e carpentieri è rispettivamente del 2,6 % e 1,1 %. Il settore delle costruzioni è ancora legato ad una conduzione ancestrale da gilda medievale. Gli studi documentano gli ostacoli che le donne devono affrontare nei cantieri, tra cui l'intimidazione fisica, le molestie sessuali, le pratiche di formazione discriminatori e non adatte alle condizioni familiari. Sono necessari obiettivi più ambiziosi e contingenti per l'occupazione femminile nella costruzione nonché un maggiore accesso ai sistemi di formazione. I cambiamenti nella tecnologie rendono teoricamente possibile per il settore edile statunitense l'inserimento delle donne al 50 %. La soglia nazionale di 6,9% di partecipazione femminile nelle costruzione dovrebbe essere aumentata e fatta rispettare. Ad esempio, New York City ha avviato nel 2005 un accordo con i costruttori, gli imprenditori e i sindacati per assegnare il 10 % dei posti di tirocinio alle donne e di assumere il 15 % di donne nei grandi siti in costruzione, ed entrambi gli obiettivi sono stati rispettati.

I governi, le imprese ed isindacati dovrebbero elaborare strategie e gruppi di sostegno per aumentare l'accesso ai lavori nell'edilizia sostenibile per le donne ,sulla base di obiettivi prefissati e quote.

Il mercato del fotovoltaico nel sud della Italia

La capacità fotovoltaica italiana è destinata a crescere, e questo creerà opportunità lavorative per progettisti e installatori di sistemi solari e architetti specializzati nell'integrazione architettonica del fotovoltaico. Con riferimento a quest'ultima categoria, oltre il 51 % dei laureati in architettura provenienti dal sud Italia sono donne, ma meno del 30 % delle donne nel sud Italia sono impiegate. La quota di bambini tra i 0-2 anni presenti negli asili nido delle regioni meridionali è inferiore al 6 %, di gran lunga inferiore alla media nazionale del 11,3 % e all'obiettivo europeo del 33 %. L'onere degli impegni familiari ricade in gran parte sulle donne limitando così la loro partecipazione alla forza lavoro. Per realizzare le potenziali opportunità lavorative nel fotovoltaico e negli altri settori verdi, in regioni come l'Italia meridionale sarà necessario istituire servizi di sostegno alla famiglia, formarle nel lavoro specializzato e avviare politiche mirate di assunzione.

Formare

La carenza di competenze adeguate è uno dei principali ostacoli alla crescita verde. La formazione tecnica e l'apprendistato dovrebbero essere progettati considerando le esigenze delle donne, ad esempio, dovrebbero tenersi in luoghi e tempi compatibili con i ruoli familiari, adattati ai livelli di competenze e diretti a colmare specifiche lacune conoscitive. Tuttavia, ci sono gli sforzi emergenti per aiutare le donne acquisire competenze verdi.
In Australia sono stati finanziati programmi di apprendistato e formazione per donne inerenti l'edilizie ecocompatibili, come, ad esempio, l'installazione di pannelli solari e i sistemi di riciclaggio dell'acqua. In Sud Africa le donne costituiscono la maggioranza degli studenti nel programma per l'acqua e che offre formazione sul posto di lavoro in una varietà di competenze verdi. Organizzazioni senza scopo di lucro, come la Solar Energy International, stanno avviando programmi per insegnare alle donne come progettare, installare e manutenere sistemi di energia rinnovabile nelle loro comunità. Molti governi regionali e locali stanno erogando formazione "verde" tramite piattaforme di e-learning che permettono la parità d'accesso.

Organizzare

Al fine di rendere reali le opportunità di lavoro nel settore per le donne, i sindacati dovrebbero attuare campagne mirate per organizzare le lavoratrici. Le donne oggi rappresentano circa il 45 % dei membri del sindacato in paesi come Canada e Stati Uniti, un massimo storico. Quindi i sindacati dovrebbero adottare misure per garantire che l'emergente green economy sia di genere neutro. La mancanza di rappresentanza del lavoro in questi settori si traduce in scarsa protezione sociale.
ARE WOMEN THE KEY TO SUSTAINABLE DEVELOPMENT? Sustainable development insights N.3 aprile 2010, Candice Stevens, ex consulente per lo sviluppo sostenibile dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). La Stevens afferma che non è dimostrato che le donne sono più rispettose dell'ambiente degli uomini, ma sono più sensibili alle conseguenze dei problemi ambientali soprattutto nei paesi più poveri. Gli studi mostrano che le donne al governo pongono maggiore attenzione, rispetto agli uomini, al benessere sociale e ai problemi ecologici. Secondo le Nazioni Unite, quando le donne sono ben rappresentate negli organi di governo la qualità complessiva della governance tende a salire e i livelli di corruzione diminuiscono. La mancanza di progressi nella parità di genere può determinare il fallimento delle politiche di sviluppo sostenibile.
WOMEN CREATE A SUSTAINABLE FUTURE, 2012. Kellie McElhaney fondatrice della Center for Responsible Business presso la Haas School of Business all'Università di Berkeley. Kellie McElhaney evidenzia che le aziende con presenza femminile nei consigli di amministrazione hanno una significativa probabilità di migliorare le pratiche di sostenibilità. Lo studio ha misurato dal 1992 le prestazioni ESG, ambientali, sociali e di governance, di 1500 aziende. I criteri ambientali comprendono misure per migliorare l'efficienza energetica dei processi, per misurare e ridurre le emissioni di carbonio, la riduzione degli imballaggi, gli investimenti nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Esempi di fattori sociali includono l'accesso all'assistenza sanitaria per i meno abbienti presenti nella filiera, forti benefici per l'occupazione e incentivi alla prestazione, prodotti per un miglioramento della salute o con benefici nutrizionali, prodotti e servizi per comunità con limitato o nessun accesso. Infine, la governance è definita come evitare la corruzione e le tangenti, la contabilità pulità e un elevato livello di informazione e trasparenza sulle pratiche commerciali. Le aziende con almeno tre membri del consiglio di sesso femminile hanno avuto una migliore performance ESG benché siano solo tre su 1500.